GABRIELLA TORNOTTI
Buzz: così in arte. In senso letterale, fermento, ma anche mormorio leggero.
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Attratta dall' insita potente lievità dell'acquarello che muta con l'aria e col tempo, ne ha fatto il tramite pittorico elettivo attraversando e sperimentando, dal reale verso il non-reale, nell' istintiva ricerca di un'immagine allusiva attraverso sottrazione di elementi.
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Mossa da antica passione per Roma e le sue fontane ritratte in diretta grazie a pigmenti cui basta una goccia d'acqua.​
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Percorrendo e scomponendo molteplici aspetti della realtà e della natura, approdata alle meduse: trasparenti creature interpretate nella loro essenza e dinamicità affine all'acquatica consistenza e mutevolezza dell'acquarello, capaci di adattamento ma dotate di autonomia propria, metafora di vita e di progressione in continuo movimento ed evoluzione, come l' ars medica che insegna.
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Un viaggio pittorio attraverso esercizi e sperimentazione, ricercando deliberatamente il tratto evocativo al di là della forma perfetta, in un linguaggio che vuole condurre l'immagine alla retina dell'osservatore per un momento di ri/creazione visiva e sensoriale, nell'intento di farla trasformare dallo sguardo di chi riceve.
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Gabriella Tornotti, Buzz in art.
In the nickname, a sharp and widespread murmur.
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She was captured by the watercolor changing with air and over time, inspired by the great passion for Rome and its fountains portrayed live thanks to pigments laying in a drop of water, then reaching waterworld creatures in their essence, mteaphorical issue of a life in progressive moving, like the "ars medica" she teaches .​​Watercolor is the elective medium, with its light transparencies, challenging images from the reallity to a non-real world, seeking abstraction by removing details.
A pictorial languange in flowing challenge, purposely seeking the absolute trait beyond the perfect shape,in a language that leads the image to the retina of the viewer in order to be transformed by the gaze of tthe reciever apart fron the real subject
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